2016 Riqualificazione e arredo dell'arenile di Santa Teresa Salerno
La spiaggia di Santa Teresa per i salernitani è stato sempre un punto di incontro, il luogo della comunità balneare, dei primi amori, dello sport. Una grande spiaggia libera ove per anni la comunità ha tessuto un intenso rapporto con il mare. Di essa non restava che poco, nulla, la sua immagine viveva solo nel ricordo e nelle immagini dei viaggiatori che hanno attraversato il sud dell’Italia tra il XVI e XIX secolo. Frequentata d’estate, abbandonata di notte e nei mesi invernali. Ultima propaggine del lungomare salernitano.
Un angolo della città degradato ma intensamente vissuto nel ricordo. Alle spalle uno dei luoghi del peggior degrado urbano “le chiancarelle”, difficile da descrivere, un cumulo di baracche abusive, tettoie provvisorie. Poi un complessivo progetto di riqualificazione dell’area, avviato dall’Amministrazione Comunale, ha ridato vita a quei luoghi, ha ribaltato la città, ha regalato paesaggi mai visti, ha regalato il mare ad una “città di mare” che nelle trasformazioni urbanistiche degli anni ’60 e ’70 ne aveva negato l’esistenza. Il nostro progetto si inserisce e nasce in questo clima di rinnovata urbanità.
Il progetto è stato promosso dal Comune di Salerno. Il tema era la riqualificazione della spiaggia storica di Santa Teresa. Il budget € 2.123.000.
Il lungomare di Salerno è un grande e bellissimo giardino alberato interamente pedonale, l’eccezionalità è nella sua profondità, oltre che nella ricchezza delle essenze arboree. Ma, il mare lo si può solo contemplare, è lontano, quasi all’orizzonte. Il lungomare è un limite, una barriera.
La scelta progettuale apre la città al mare attraverso un percorso che degrada dolcemente verso la spiaggia.
Si passa dal Lungomare alla spiaggia senza ostacoli, le rampe con lieve pendenza e le gradonate diventano un’unica piacevole e dolce passeggiata verso il mare.
La larghezza delle gradonate consente che queste possano servire oltre che da seduta anche da
La realizzazione dell’intervento è stata accompagnata da un intenso processo partecipativo, seguito quotidianamente sui social network: fotografato, discusso, desiderato.
La forma del lungomare ha suggerito la geometria del progetto. Una serie di leggere curve che si aprono come le dita della mano ad accogliere i cittadini, ad indicare la nuova stazione marittima, ad indicare la nuova piazza che affaccia a mare.
La geometria ha determinato una conformazione del sistema delle gradonate che consente anche di trasformare la spiaggia in piccolo anfiteatro per spettacoli acquatici oltre che per assistere al tradizionale campionato di beach-soccer.
Il piano continuo, di 1.600 mq, è realizzato con doghe di teak.
La struttura portante è in legno azobè ed è costituita da pilastri 200×200, travi 200×200 e magatelli 60×40.
Le finiture, i sotto-gradini e le piastre a protezione delle palme, sono realizzate in acciaio COR-TEN.
La modernità della città mediterranea è nell’aver assegnato al mare un ruolo urbano, un compito urbano, non solo paesaggio, natura, belvedere, tramonti e barche a vela.
Il mare è ancora una cosa da osservare da lontano, tra le vedute che rendono più gradevole o arredano luoghi terrestri, mai considerato elemento della struttura urbana. Occorre, invece, immaginare il golfo di Salerno come un elemento della struttura urbana al pari delle strade e delle piazze.