2016 Concorso internazionale “Ricostruzione corpo centrale ex biblioteca della stazione zoologica Anton Dohrn” Napoli con Davide Vargas

L’idea è di attraversare l’edificio.

Svuotare il pezzo di piano terra oggetto dell’intervento.

Un passaggio che metta in relazione la città, la Villa Comunale, il mare. Un seme urbano.

La città discende da Castel Sant’Elmo fino alle palme della Villa. Il nuovo punto di connessione/apertura [sfondamento visivo e fisico] prosegue la traiettoria fino ai platani del lungomare, la scogliera, il mare. In fondo, adagiata come una gran dama sulle acque, Capri.

Percorso inverso. Dal mare fino alla cima della città.

I grandi platani si diradano in corrispondenza del cancello difronte all’Acquario. Ma il cancello è chiuso da sempre. E il traffico del lungomare, le barriere new jersey, il cordolo sono una cesura minacciosa. Così il lembo di Villa davanti all’edificio resta deserto.

Si dovrà prevedere il ripristino del varco in corrispondenza nella recinzione della Villa attualmente chiuso e un corrispondente attraversamento pedonale del Lungomare.

L’attraversamento come tema di rigenerazione dello spazio pubblico.

Tratto orizzontale. La stazione zoologica come cerniera urbana.

Ma anche relazione verticale.

La grande vasca centrale [ubicata al piano superiore] affiora dal soffitto del passaggio e partecipa del sistema. Il passaggio sarà libero, tra verde ed acqua [sarà consentita la vista dell’acquario dalle vetrate laterali che sostituiranno i paramenti murari].

Avvolti dal verde, quasi nuotando. Si potrà percepire fisicamente l’acquario Non scoprirlo sulle guide turistiche ed averne conferma da una tabella.

I grandi musei, le stazioni di ricerca, le università, le scuole devono essere “città”, luoghi urbani, da attraversare, da vivere. Luoghi familiari.

L’intento non è un inserimento nel contesto ma un contesto nuovo.

Relazione reciproca: dall’interno dell’acquario si percepirà l’esterno [la villa comunale, la città, il mare].